Evoluzione.
L’evoluzione è sempre stata la chiave del successo, tranne forse negli eucarioti per alcuni pesci come la Latimeria e pochissimi altri esempi.
Tolte queste rare eccezioni tale regola vale nella vita ma può essere applicata a moltissimi campi differenti tra cui il marketing: basti pensare alle differenze di vedute e di approcci del marketing 1.0 rispetto ai concetti e alle nozioni studiate oggi.
L’evoluzione, nel marketing, è stata fatta cambiando ogni volta il punto focale dell’intera strategia di mercato: si è passati dal mettere il prodotto al centro di tutto, ai desideri del consumatore, ai desideri di benessere globale.
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Marketing 1.0 e Marketing 2.0
Il marketing 1.0 si è sviluppato nell’epoca della produzione industriale di massa.
Al centro di tutto c’è il prodotto: questo è pensato per le folle, non è eccessivamente sofisticato e viene realizzato in grandi quantità, reclamizzato poi dai mass media in maniera unidirezionale.
Il piano del resto è semplice: massimizzare la produzione, minimizzare i costi e abbassare di conseguenza i prezzi per raggiungere il maggior bacino di utenti possibile.
L’esempio per eccellenza di questa filosofia è la produzione dell’automobile Ford Modello T.
Con il passare degli anni la società cambia e con essa i bisogni delle persone. Di conseguenza il marketing deve adattarsi alle nuove esigenze e le strategie iniziano a crescere e raffinarsi (Marketing 2.0).
Anche le tipologie di comunicazione progrediscono diversificandosi e diventano interattive: ora l’informazione viaggia veloce e arriva alla portata di tutti abbandonando l’unidirezionalità.
Le azienda capiscono che il consumatore, ora più attento ai propri bisogni, sta iniziando a cambiare le proprie necessità, le diversifica e inizia ad acquisire del “potere contrattuale” nei confronti dell’azienda stessa.
Così i piani si differenziano ma ponendo sempre il cliente, i suoi valori e i suoi bisogni al centro delle attenzioni del brand che fa di tutto per conquistarlo.
La scelta dei prodotti aumenta drasticamente.

Marketing 3.0
Il marketing 3.0 è il naturale successore del 2.0 dove il cliente in un mercato globalizzato guadagna ancora più importanza nell’interezza del proprio essere.
Se nell’ 1.0 il bisogno era funzionale, nel 2.0 funzionale ed emotivo, nel 3.0 si aggiunge la parte spirituale: l’anima. Per queesto il marketing 3.0 è il marketing dei valori, del rispetto e della condivisione.
Philip Kotler (uno dei guru assoluti del marketing riconosciuto universalmente) nel suo libro “Marketing 3.0: dal prodotto al cliente all’anima” esprime proprio come e perché approcciarsi a questa nuova fase del mercato da lui denominata Marketing 3.0.
Le aziende che propongono questa attitudine di marketing vogliono e devono condividere la loro visione e i loro valori per migliorare il mondo. Esse considerano i bisogni del cliente, il loro lato emozionale, spirituale ed umano nel senso più ampio e alto del termine.
Come funziona il Marketing 3.0
Nel marketing 3.0 il cliente è un compagno di percorso che deve essere coinvolto senza obblighi, che cerca la fiducia nel brand valutando come questo si comporta e con quanta coerenza esso agisce.
L’azienda quindi deve avere una ferrea etica e compierà delle azioni utili al benessere generale: si preoccuperà ad esempio delle disparità salariali, farà molta attenzione a dove, come e da chi venga prodotta la propria merce, si affiderà a dei collaboratori con abbiano un profilo in linea con la filosofia aziendale. Gli stessi competitor non sono visti come degli elementi negativi nel sistema mercato ma come delle entità da rispettare.
I consumatori si riuniscono in community e usando i social network si scambiano informazioni, recensioni e opinioni.
Kotler ritiene che il marketing 3.0 sia l’equilibrio tra marketing collaborativo (ottenere il supporto dalle altre aree aziendale verso il comparto marketing visto a volte solo come una spesa gravosa), culturale (siamo nell’era della globalizzazione) e spirituale (le azienda devono avere dei valori condivisi).
Le aziende faranno largo uso della tecnica dello storytelling per creare un elemento di racconto e di unione tra il Brand e il pubblico.
I dieci comandamenti del marketing 3.0
Kotler sintetizza le sue tesi con dieci chiare regole che tutti dovrebbero rispettare per accedere ad un marketing e un mondo migliore.
Ama i tuoi clienti e rispetta i tuoi concorrenti.
Attenti al cambiamento, pronti a cambiare.
Tutela il tuo nome, sii chiaro circa la tua identità.
I clienti sono diversi: rivolgiti anzitutto a quelli cui puoi offrire i massimi vantaggi.
Offri sempre il massimo a un prezzo equo.
Sii sempre disponibile e diffondi la buona novella.
Fatti una clientela, mantienila e accrescila.
Qualunque sia il tuo business, è un servizio.
Affina costantemente i tuoi processi di business a livello di quantità, costo e risultati.
Raccogli tutte le informazioni appropriate, ma poi decidi in base al buon senso.
Un nuovo cambiamento: il Marketing 4.0
Kotler ha coniato anche il termine Marketing 4.0 che è quello che stiamo vivendo oggi.
In questa ulteriore evoluzione i brand sono umanizzati per aumentare l’empatia col cliente, le comunicazioni diventano omnichannel e cresce il valore del digitale portando con se nuove frecce nella faretra del marketing come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e la realtà aumentata.
Il mondo del marketing è sempre in movimento e in aggiornamento, proprio come Then.
Nei prossimi articoli parleremo anche di Marketing 4.0, se non vuoi perderli iscriviti alla newsletter!